Covid 19, confronto tra Regione e Governo sulla zona rossa in Val Fino

L’AQUILA – È rinviata con tutta probabilità a stasera ogni decisione della Regione Abruzzo sull’istituzione di due zone rosse a Penne e in Val Fino come misura urgente e rafforzata di contrasto  all’emergenza Coronavirus, un provvedimento atteso attraverso un’ordinanza del presidente Marco Marsilio sulla scorta di quanto già fatto nei giorni scorsi da alcuni colleghi governatori, ad esempio De Luca per la Campania.

Secondo l’ANSA, il Presidente della Regione Marco Marsilio avrebbe confermato alle opposizioni che l’ordinanza con la quale la Regione Abruzzo sta pensando di chiudere le zone rosse a cavallo tra le province di Pescara e Teramo è stata inviata al governo perché venga condivisa.

Fin qui da parte del Governo, secondo Marsilio, ci sarebbe una riluttanza sul provvedimento a parole, ma niente di scritto. In giornata Marsilio dovrebbe avere una videoconferenza con il ministro Boccia e si aspetta una risposta.
In caso di diniego Marsilio ha confermato che firmerà lui stesso l’ordinanza che dovrebbe andare in vigore questa sera. Si tratta di 5 comuni della Valfino e uno del pescarese. Non c’è Penne, considerata con dati non sufficienti per essere inserita in una zona rossa. Oltre a Elice, ecco Castel Messer Raimondo, Arsita, Bisenti, Montefino e Castilenti.

La Regione ha convocato per domani alle ore 11, nella sala consiliare del Comune di Pescara, un punto stampa in occasione del quale il Presidente della Giunta regionale Marco Marsilio illustrerà gli aggiornamenti legati all’emergenza sanitaria Covid-19: il report epidemiologico sulla diffusione del Coronavirus nella regione; l’istituzione delle previste due zone rosse; l’acquisto di dispositivi di sicurezza come mascherine, tute, occhiali per il personale sanitario e non in prima linea nell’emergenza; il reclutamento di personale medico e infermieristico sulla scorta di quanto previsto dall’ultimo decreto governativo; l’attivazione di ulteriori reparti di rianimazione nelle quattro Asl regionali per affrontare il previsto aumento dei pazienti destinati alle terapie intensive e sub-intensive.